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Inaugurata la sede dell’Associazione produttori Cipolla bianca piatta di Fara Filiorum Petri

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Mercoledì 4 agosto, a Fara Filiorum Petri, è stata inaugurata la sede dell’Associazione produttori Cipolla bianca piatta.

La cipolla bianca piatta (Presidio Slow Food), nei secoli, è diventata il prodotto identitario di Fara Filiorum Petri, paesino ai confini del Parco Nazionale della Majella. Già nel 1300, i monaci del vicino convento di Sant’Eufemia coltivavano nei loro orti una cipolla particolare, per forma e sapore. Nel tempo, questa varietà si è adattata perfettamente ai terreni argillosi del posto. 
Storicamente Fara ha sempre avuto una grande quantità di acqua, tanto che in passato nella zona erano presenti mulini ad acqua, cartiere e persino una centrale idroelettrica. La posizione del paese, circondato da tre fiumi (il Foro, la Vesola Sant’Angelo e la Vesola San Martino) ha storicamente garantito abbondanza idrica e quindi favorito coltivazioni come quella della cipolla che ha trovato le condizioni ideali in un terreno tendenzialmente ciottoloso che assimila l’acqua, ma subito la drena: questo fa sì che la cipolla non venga attaccata  da funghi e batteri, responsabili del deterioramento delle radici.     
   
Dal punto di vista organolettico, la cipolla di Fara ha forma piatta, colore bianco, sapore particolarmente dolce e aromatico.  Si narra che la forma schiacciata deriverebbe dall’elevata quantità di acqua di cui necessita, e la violenza del getto avrebbe causato l’appiattimento dell’ortaggio che si sarebbe poi sviluppato in larghezza.

È reperibile sia fresca che trasformata, in particolare in agrodolce. In cucina è molto versatile ed è ingrediente principale della cipollata, piatto diffuso localmente.   

La cipolla di Fara, dal 2006, ogni anno  viene anche celebrata con un evento dedicato.

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